Dichiarazione di Levi Fragell, presidente dell’IHEU, che mette in guardia contro sconosciuti che usano Internet ed e-mail per attaccare la campagna dell’IHEU di soccorso all’attivista dott. Shaikh, condannato a morte in Pakistan con l’accusa di blasfemia.
Per conto del Comitato Esecutivo dell’IHEU, voglio avvisare tutti i membri, associati, interessati, sostenitori e colleghi dell’Organizzazione che sconosciuti stanno attaccando l’IHEU e il nostro direttore esecutivo tramite Internet, spargendo e-mail e creando forum di discussione al fine di danneggiarci, minare la nostra credibilit� e indebolire la nostra campagna mondiale di sostegno dell’attivista per la pace dott. Shaikh, arrestato a Islamabad (Pakistan) nell’ottobre del 1999 e condannato a morte per blasfem�a. I dettagli di tale campagna sono accessibili al nostro indirizzo https://humanists.international.
Molti di voi sono ormai a conoscenza della falsit� delle accuse mosseci dai sedicenti signori “Mohammed Ansari” e “Abdul Latheef” al fine di screditare la nostra campagna a sostegno del dott. Shaikh. Essi sostengono di scrivere da Lahore e Singapore e accusano l’IHEU di scrivere lettere inventate a nome del suddetto dott. Shaikh. Le lettere sono scritte in un modo da parere dettate dallo stesso dott. Shaikh e ci accusano di aver fabbricato corrispondenza falsa a suo nome.
Inoltre, una sedicente signora “Susanna Pratt”, che dichiara di vivere in Australia, ha usato alcuni forum razionalisti e umanisti su Internet per attaccare l’IHEU e i suoi rappresentanti e ha ripreso le accuse summenzionate. Ha creato un nuova mailing list chiamata “Humanist Initiative”, che ospita ripetuti attacchi all’IHEU e ai suoi rappresentanti…
Numerosi indirizzi di rappresentanti di organizzazioni membre dell’IHEU sono stati copiati dall’elenco dell’IHEU e da quelli di altre associazioni umaniste e iscritti senza preventiva autorizzazione a tale mailing list.
Fino a pochi mesi fa nessuno nel movimento umanista aveva sentito parlare di queste tre persone, peraltro neppure pubblicamente collegate ad alcun movimento umanista n� alle campagne in supporto del dott. Shaikh. Si possono fare solo ipotesi sulle loro reali identit� e ragioni.
Normalmente l’IHEU non considera tali ridicole o maliziose affermazioni meritevoli di propria attenzione.
Il caso del dott. Shaikh riveste per� una grande importanza e delicatezza. Dichiarazioni di questo tipo possono solo danneggiare la nostra campagna e creare dissensi nel movimento umanista.
Nessuno all’IHEU ha mai dubitato che la lettera del dott. Shaikh, pubblicata nell’International Humanist News, fosse stata scritta dalla stessa mano che ha scritto le altre varie lettere da lui inviateci nei dieci precedenti anni.
Sono stati effettuati accurati test per controllarne la veridicit�. Siccome tuttavia la falsificazione � sempre possibile, non abbiamo intenzione di render disponibile un vasto campionario di testi manoscritti dal dr. Shahik finch� non abbiamo esperito ogni opzione giudiziaria in Pakistan.
Uno dei nostri attivisti � anche riuscito ad incontrare il dott. Shaikh e un rappresentante di Amnesty International ne ha incontrato l’avvocato. Il dott. Shaikh, tuttora in prigionia solitaria e con minimi contatti all’esterno – bench� abbia ora a disposizione giornali e il necessario per scrivere – � stato dettagliatamente informato delle e-mail e delle dichiarazioni giunte via Internet. Egli � sconcertato da sviluppi del genere e ha definito tale uso fraudolento del suo nome e travisamento delle sue opinioni come una “condotta grave” da parte di “mascalzoni”. Ha scritto all’IHEU in tali termini: “Devo ammettere di aver accolto con stupore la notizia circa le false lettere attribuitemi da parte di tali [a me sconosciuti] signori Mohammad Ansari e Abdul Latheef. Sono in isolamento e non posso dettare lettere a chicchessia, tanto pi� che n� il poliziotto di guardia n� il direttore del carcere scrivono, parlano o capiscono l’inglese� e s�, confermo che vi ho inviato i miei primi messaggi nascosti in un pacchetto di sigarette”… Ulteriori dettagli sulla recente lettera manoscritta del dott. Shaikh sono tenuti riservati per ragioni di sicurezza.
Non vogliamo essere distolti dal nostro obiettivo, quello di salvare il dott. Shaikh attraverso l’opera di pressione su governi e organismi internazionali. Non vogliamo dimenticare che il dott. Shaikh � stato condannato a morte. Stiamo lavorando per avere un rapido appello all’Alta Corte. La salvezza del dott. Shaikh, rimasto coraggioso a dispetto delle circostanze, � la nostra principale preoccupazione.
Insinuazioni meschine e volgari sono sempre esistite da che mondo � mondo, e da sempre sono state una piaga. Oggi Internet permette di spargere a piene mani tali insinuazioni in maniera anonima, s� da rendere impossibile far fronte ad esse ogni qualvolta gente irresponsabile o nostri detrattori le spargono. Per di pi�, questioni di estrema delicatezza e importanza strategica non possono essere discusse in forum pubblici quali possono essere i gruppi di discussione tematici su Internet. Il crescente impatto dell’IHEU sul terreno di discussione internazionale sulla libert� di religione e credo, il nostro continuo impegno nei forum internazionali e la nostra presenza all’ONU, le nostre campagne e la crescente copertura mediatica raggiunta dalla nostra organizzazione possono essere viste come una minaccia da parte di qualcuno. C’� gente che avrebbe molto interesse a danneggiare la nostra campagna a sostegno del dott. Shaikh o addirittura danneggiare la credibilit� dell’IHEU o dei suoi organi direttivi ed esecutivi.
A nome dell’IHEU, della quale siete membri, o alle cui campagne siete aderenti, vi prego quindi di fare attenzione a non farvi sviare: vi sarei grato se deste larga diffusione a questo appello tramite le vostre riviste, siti Web, mailing list e altre forme di comunicazione al fine di smentire tali false affermazioni.
Siete pregati di contattarci per qualsiasi informazione verificata e di farci sapere se eventualmente qualche informazione di chi o cosa avrebbe interesse a danneggiarci.
Nel frattempo la nostra organizzazione andr� avanti a lottare per la libert� e la salvezza del dott. Shaikh e per l’abolizione del reato di blasfemia dovunque nel mondo.
Levi Fragell
Presidente dell’IHEU
Translated by Sergio D’Afflitto. UAAR – Italian Union of Rationalist Atheists and Agnostics, 2002